In cattedra esperti, tecnici, studiosi, accademici sotto la direzione scientifica del prof. Attilio Scienza
per dare all’enologia gli strumenti del “design thinking”.
4 moduli a distanza, 150 ore di lezioni complessive
Roma – Cambia il clima, il gusto, il mercato, la comunicazione. Per rispondere alle sfide di un mondo enologico in rapidissima trasformazione il Gambero Rosso lancia un nuovo progetto formativo ambizioso e strutturato. Si tratta di un pacchetto di lezioni innovativo per fornire l’opportunità a produttori, viticoltori, manager e operatori della comunicazione di aggiornare le proprie conoscenze per approcciare al “vino di domani”. Il corso è dedicato ai professionisti del settore, ad ogni livello, grazie a una squadra di docenti e studiosi di altissima caratura.
A condurlo, Attilio Scienza, Professore ordinario di viticoltura alla Statale di Milano che ha sviluppato un ricco programma in quattro moduli su un metodo di lavoro nuovo, almeno per il mondo del vino, denominato «Design Thinking»: un viaggio completo che parte dalla materia prima tra soluzioni innovative e digitali, l’interpretazione dei nuovi trend, un’attenzione ai rischi d’impresa per generare un valore a tutto tondo per l’azienda, il mercato e gli stakeholder di ciò che sta dietro – e poi davanti – ad un bicchiere di vino.
Il corso, accessibile on demand, si snoderà lungo 150 ore di didattica, suddivise in 4 moduli con un corpo docente scelto in collaborazione con le università e i centri di ricerca italiani, che vedrà in cattedra studiosi, esperti e accademici, e 4 seminari in presenza.
“L’Italia è da sempre una roccaforte del vino e del vino tradizionale, con i suoi capisaldi” commenta Paolo Cuccia, Presidente del Gambero Rosso. “Ma oggi fare leva sulla tradizione non basta più: prer rende sempre più competitivo e ricco il nostro mercato, anche potenziale, è fondamentale non dimenticare che questo gioco ha regole sempre nuove, e non solo normative. Ecco perché abbiamo pensato di coinvolgere imprenditori, enologi, agronomi, sales manager, e persino giornalisti e operatori della comunicazione, del packaging e del marketing per illuminare insieme, con tessere apparentemente molto diverse, la nuova mappa del vino del futuro”.
I moduli formativi, acquistabili anche singolarmente, sono quattro. Il primo modulo è dedicato alla valorizzazione delle risorse pedoclimatiche e genetiche, dal vigneto alla cantina, il secondo all’innovazione e sviluppo (la viticoltura di domani è già qui) comprese le nuove frontiere della viticoltura digitale e di precisione. Nel terzo modulo protagonisti diventano la società e il mercato: tra antropologia dei consumi e nuovi mercati; per arrivare al quarto step, interamente centrato sulla comunicazione del vino con i suoi nuovi linguaggi, lo storytelling e un ampio focus sui social network.
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