Ottobre 30, 2024

Al Castello Pasquini di Castiglioncello le “Veglie macabre”

Dal 7 al 9 novembre sulla Costa degli Etruschi (Livorno) l’iniziativa di Fondazione Armunia

tre serate dedicate alla paura tra teatro, installazioni e buon vino

Nelle sale gotiche sorte su una necropoli etrusca, visitabili per l’occasione, gli attori Silvio Castiglioni, Giovanni Guerrieri e Angela Antonini interpreteranno storie di spettri e vampiri, da assaporare insieme a un bicchiere di rosso

In programma anche un’installazione sonora dedicata a storie incredibili trasmesse via radio, a cura del critico Rodolfo Sacchettini, e la mostra “Di.Segni”: dieci anni di grafiche d’artista realizzate per Armunia insieme alle tavole originali del concorso per illustratori “Kafka in the castle”

Rosignano Marittimo– Tre serate dedicate alla paura, tra racconti perturbanti, storie spettrali e vampiri leggendari. Queste saranno le “Veglie macabre”, l’iniziativa pensata da Fondazione Armunia che, dal 7 al 9 novembre, farà riecheggiare nelle sale gotiche del Castello Pasquini a Castiglioncello (piazza della Vittoria 1) le voci di personaggi sinistri e pieni di fascino, incarnate da protagonisti di spicco della scena teatrale contemporanea.

Ogni sera alle 20.30, quando il sole sarà calato, il pubblico avrà la possibilità di partecipare a una visita delle stanze al primo piano del castello – aperte e allestite per l’occasione con oggetti dello Station Gallery 612 Emporium –, accompagnata da una degustazione di vini a cura di Le Terre di Salu. A seguire spazio ai racconti: Silvio Castiglioni, attore e ricercatore teatrale già direttore del Festival di Santarcangelo e militante nella compagnia Lombardi-Tiezzi interpreterà il signore della notte che ispirò “Dracula” di Bram Stoker in “Il Vampiro” (9/11); Giovanni Guerrieri dell’applaudita formazione I Sacchi di Sabbia, racconterà “La vera storia del dottor Franco Pietra”, misterioso scienziato italiano che si dice sia stato preso da Mary Shelley a modello per il suo Frankenstein (7/11); Angela Antonini, attrice attiva sia sul palcoscenico che su piccolo e grande schermo, che per una notte sarà una leggendaria vampira in “La doppia vita di Carmilla” (8/11). Non solo: da non perdere l’installazione sonora a cura del critico Rodolfo Sacchettini, che in “Pericolo. La radio della paura” esplorerà storie incredibili trasmesse via etere (7/11).

In programma inoltre, giovedì 7 alle 18.00 sempre al Castello Pasquini, l’inaugurazione della mostra “Di.Segni”: dieci anni di grafiche d’artista realizzate per Armunia – dal celebre pittore Tullio Pericoli al fumettista del roster Bonelli Francesco Ripoli, dalla disegnatrice con oltre 200.000 follower su Instagram Enrica Mannari all’illustratore e attore Roberto Abbiati. L’esposizione, che sarà visitabile durante le tre serate delle Veglie dalle 19.00 alle 23.00, sarà arricchita dalle tavole finaliste di “Kafka in the castle”, bando per illustratori, disegnatori e fumettisti per il centenario dalla morte di Franz Kafka lanciato da Armunia in febbraio e assegnato in luglio – durante il festival Inequilibrio – al fumettista Michele Penco, docente alla Scuola Internazionale di Comics. Insieme all’opera di Penco saranno esposti in originale i lavori di tutti gli artisti partecipanti. “Di.Segni” rimarrà aperta fino al 17 novembre con i seguenti orari: 10, 16 e 17 novembre 15.00-19.00, dall’11 al 15 novembre 15.00-18.00 (ingresso gratuito).

“Tre giorni per abitare il castello ascoltando storie alla radio e racconti che parlano di mistero e soprannaturale – spiega Angela Fumarola, direttrice artistica di Armunia – convocati un po’ per gioco, un po’ per curiosità ad attraversare il perturbante genere gotico di J.S. Le Fanu, M. Shelley e J. W.Polidori. Nella stessa occasione Fondazione Armunia apre i suoi diari, dai quali spuntano i disegni che dal 2014 al 2024 l’hanno rappresentata”.

Fondazione Armunia è sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo (info, orari e ticket: www.armunia.eu).

· IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO

Scorrendo il programma dei tre giorni in ordine cronologico, giovedì 7 novembre si parte alle 18.00 con l’inaugurazione della mostra “Di.Segni”, seguita alle 19.00 dall’installazione “Pericolo. La radio della paura”, a cura di Rodolfo Sacchettini, che avvolgerà il pubblico con storie terrificanti raccontate alla radio. All’improvviso è saltata la luce. Eravamo dentro a una miniera per un’escursione domenicale e la gita si è trasformata in un incubo: un’esplosione inaspettata ha liberato una falda e adesso ci troviamo l’acqua ai calcagni, ma sta rapidamente salendo. Squilla il telefono. Ma chi chiama a quest’ora? Intercettiamo per caso la chiamata che mai avremmo voluto ascoltare. Cosa possiamo fare? La cascina è immersa nel bosco. La tempesta è impressionante. Siamo soli con il nostro bambino e arrivano rumori strani. C’è qualcuno? La radio nasce al buio e sotto il segno della paura. L’ascoltatore rimane incollato per sapere come andrà a finire e intanto si crogiola tra brividi e pelle d’oca.

Si prosegue alle 20.30 con la visita alle stanze del castello e la degustazione, e alle 21.00 “La vera storia del dottor Franco Pietra”, produzione I Sacchi di Sabbia di e con Giovanni Guerrieri. Mary e Percy Shelley viaggiarono più volte a Pisa nella prima metà dell’Ottocento, e in quel periodo incontrarono molti personaggi di spicco della società locale, soprattutto scienziati. Da queste singolari frequentazioni, dettate anche dagli stati di salute di Mary, è nata la sinistra leggenda del dottor Franco Pietra, oscuro scienziato che pare si dedicasse all’ applicazione del galvanismo sui cadaveri di esseri umani. C’è anche chi sostiene che la scelta di Pisa negli itinerari della coppia fosse stata motivata proprio dalla curiosità di conoscere questo misterioso personaggio, che potrebbe essere stato il modello ispiratore del Frankenstein di Mary.

Avanti venerdì 8 novembre: alle 20.30 visita e degustazione, e alle 21.00 “La doppia vita di Carmilla”, di e con Angela Antonini. In una società patriarcale come quella dell’età vittoriana irrompe senza preavviso la prima donna vampiro della storia: Carmilla. Quando si parla di vampiri istintivamente si pensa a Dracula, ma J.S. Le Fanu scrive Carmilla venticinque anni prima, anticipando Bram Stoker e proponendo a tutta la letteratura gotica una figura femminile del tutto nuova rispetto alla donna-angelo di stampo vittoriano. Carmilla è emancipata, bellissima e di una sensualità dirompente, maliosa, affascinante, colta, spregiudicata, odia il rito religioso e la preghiera ma crede nella potenza – anche occulta – della natura. Carmilla vive la vita in un costante languore, in un’inestinguibile malinconia che affiora dai sensi più profondi e disinibiti di un corpo innamorato e desiderante, che vive in una continua estasi.

Infine, sabato 9 novembre, spazio a una delle incarnazioni del male più celebri di sempre, interpretata da Silvio Castiglioni in “Il Vampiro”, liberamente ispirato all’omonimo racconto di John William Polidori e prodotto da Celesterosa Associazione Culturale. Dopo la visita al castello e la degustazione delle 20.30, alle 21.00 sul palco la storia della figura nata dalla fantasia popolare e tenuta in vita dalla tradizione orale che conquistò la dignità letteraria nel 1819 grazie al ventunenne John William Polidori, segretario di Lord Byron. Nel suo romanzo, che partendo dalla Londra del bel mondo, attraversa le rovine di Roma antica e di Atene, per poi tornare a Londra, i tipici ingredienti del genere gotico – il naufragio dei buoni sentimenti, l’innocente come vittima designata, la passione come territorio di caccia per predatori senza scrupoli, lo spettro della follia – si fanno specchio oscuro dove non è facile distinguere tra vittima e carnefice, in cui affiorano i turbamenti della giovinezza e balena la possibilità che il male si intrecci con l’incarnazione della bellezza.

INGRESSO UNICO: 8€