Il mondo del vino in questo periodo è in costante cambiamento, soprattutto per la parte legata ai consumi. Il prodotto vino, nella distribuzione, si sta evolvendo in modo differente, così come le sue tipologie. Le scelte dei wine lovers – che oggi si identificano soprattutto negli under 40 – prediligono un vino destinato al consumo “fuori-casa”. Le denominazioni che esprimono storia, blasone e riconoscibilità, anche secondo dati Horeca, sono oggi più che mai in grado di esercitare un fascino importante in tutti coloro che cercano un prodotto di qualità.
Bere oggi è diventato un momento conviviale di espressione culturale.
Chi approccia il vino è una persona consapevole che si orienta con conoscenza e curiosità in questo mondo, scegliendo sempre l’eccellenza di un prodotto che si propone sul mercato in una fascia medio-alta.
I vini Conte Collalto ne sono un esempio.
Sempre più locali, e quindi osterie tipiche, ristoranti, caffè, il mondo del catering e quello dell’hotellerie, in tutta la zona della marca trevigiana e delle Colline del Conegliano Valdobbiadene si rivolgono alla cantina Conte Collalto per proporre alla loro clientela una precisa linea di beverage all’insegna di una eccellenza fatta di storia, qualità, sostenibilità reale e una attenzione antica verso i vitigni autoctoni.
La cantina Conte Collalto vanta più di mille anni di storia, è un brand riconosciuto e riconoscibile, a partire dall’iconico castello San Salvatore attorno al quale si irradiano i curatissimi vigneti.
“Crediamo molto nell’unicità della nostra zona come mezzo per comunicare la qualità dei nostri vini e del nostro lavoro” commenta Davide Ragno, responsabile commerciale Italia del brand Conte Collalto. Per questo la cantina organizza visite guidate ai vigneti, ma anche degustazioni in loco per far apprezzare i vini prodotti rendendo consapevole il visitatore e il turista della sostenibilità di filiera che accompagna la produzione di ogni singola bottiglia.
Anche il turismo oggi è in grandissima evoluzione e si sta strutturando sempre più legando la scoperta di un territorio fuori dalle rotte dell’over tourism, ma ricco di proposte culturali e artistiche, alle esperienze enogastronomiche all’insegna della ricerca di una tradizione fatta di semplicità e di sapori autentici.
Per questo Conte Collalto è vino principe sulle tavole dei tanti punti di ristoro.
Questo connubio enogastronomico lega indissolubilmente alla cantina anche quelle piccole realtà del territorio che oggi realizzano prodotti di nicchia fuori dal grande mercato, e di un’eccellenza fuori scala.
Realtà che sarebbero schiacciate dal prodotto omologato e globalizzato e che invece diventano vero presidio culturale, sempre più apprezzato dal consumatore consapevole a livello trasversale: sia questo un turista straniero quanto un abitante della zona.
Parlando di consumatori, il turista internazionale è giustamente sedotto dalle bollicine, a partire dai Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, in tutte le loro versioni. Ultimamente infatti è in grande ascesa la versione Extra Brut.
“Nel consumatore locale –spiega Giovanni Selvestrel, responsabile marketing dell’azienda¬- è molto apprezzata la volontà della cantina e della famiglia di credere nei vitigni autoctoni. Dal Verdiso al Colli di Conegliano Rosso DOCG, che produciamo in versione Riserva e quindi adatto anche ai tanti piatti saporiti, così come allo spiedo, che da noi è una istituzione. Tutti i punti di ristoro locali, ci riconoscono come pionieri e ambasciatori degli Incroci Manzoni: siamo l’unica cantina a produrre 4 diversi Incroci. Soprattutto il Violette, un vino spumante rosé Extra Dry perfetto per l’aperitivo. Oltre al vino produciamo anche l’olio extra vergine di oliva, sempre utilizzando unicamente materia prima prodotta da noi”.
L’azienda Conte Collalto è capitanata dalla principessa Isabella Collalto de Croÿ, da sempre paladina di un’eccellenza reale e concreta.
Autentica come lo sono tutti i prodotti Conte Collalto.
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