Un lembo di terra vulcanica accarezzato dal vento e sospeso in un mare blu cobalto, Ustica “la perla nera” è un angolo di paradiso mediterraneo da scoprire e vivere.
Con un territorio grande poco più di otto chilometri quadrati, l’isola è una sorta di anfiteatro che guarda al mare mentre il perimetro costiero è un alternarsi di suggestive grotte e insenature.
Per non parlare dei fondali dell’isola, spettacolari per i colori e per la ricchezza della flora e della fauna marina, vero paradiso per i sub e patrimonio che la comunità isolana ha voluto fortemente preservare con l’istituzione nel 1986 della Area Marina Protetta dell’isola allo scopo di proteggere il proprio mare e le sue risorse, interessando 15 chilometri di costa.
Oggi Ustica guarda al futuro in una prospettiva di crescita sostenibile e qualità del turismo attraverso un programma nel quale l’Area Marina Protetta di Ustica rappresenta uno dei soggetti principali come ci conferma, il direttore Davide Bruno: “Il 2023 vede l’Area Marina Protetta e il comune di Ustica vincitori aggiudicatari sia di un progetto relativo al PNRR Isole Verdi che prevede interventi per l’efficientamento energetico, l’ illuminazione pubblica e il rifacimento della condotta idrica, sia di un progetto relativo al PNRR Borghi Storici.
Quest’ultimo è fondamentale per lo sviluppo sociale del territorio in quanto parte dal basso prevedendo il coinvolgimento della popolazione per la realizzazione di eventi culturali e di sostenibilità ambientale ma allo stesso tempo di costituzione di un’impresa di comunità, residenze d’artista, arte contemporanea a tema mare e sostenibilità, tutela e valorizzazione del patrimonio dei borghi marinari e del patrimonio immateriale della pesca.
Attraverso questo progetto, che si chiama “Ustum Cultural Programme”, si realizzeranno per i prossimi tre anni importanti eventi coinvolgenti dal punto di vista non soltanto ambientale ma soprattutto culturale. A supporto interverranno grossi partner locali, nazionali e internazionali perché questo tipo di progetto si insedierà su quello che è il patrimonio immateriale dell’UNESCO con la possibilità di essere iscritti al REM ossia il Registro delle Identità Immateriali e Marinare dei borghi storici.
Per Ustica si tratta di un passaggio fondamentale perché dal punto di vista strategico l’isola si andrà a posizionare in una nuova visione prospettica di turismo, pertanto Ustica non solo mare, non soltanto ambiente, non soltanto percorsi cicloturistici o naturalistici ma anche cultura con la C maiuscola”.
More Stories
ARealchemy: Un’etichetta intelligente per un’esperienza oltre il gusto
33° Merano WineFestival: cinque giornate all’insegna delle eccellenze enogastronomiche selezionate dalla guida The WineHunter
Degustazione e solidarietà sull’Etna: “DxD Calici di Vita” a sostegno del Telefono Rosa Bronte